Dal greco tardo "diabétes", composto dalla preposizione "Dia" (attravverso) e "bàinein"(passare).
Il termine allude a uno dei segni clinici più distintivi di tale patologia, ossia la presenza nelle urine di glucosio, che vi giunge attravverso il rene quando la sua concentrazione nel sangue supera un certo valore. A questo termine è stato aggiunto mellito (dal latino "mellis" ovvero miele) in quanto le urine, proprio per la presenza di glucosio, sono dolci e, anticamente, non c'era altra possibilità diagnostica che assaggiarle.
Il termine è tutt'ora valido in quanto serve a differenziare questo diabete da un'altra malattia detta "Diabete Insipido", anche se quando si parla semplicemente di diabete si intende il diabete mellito.
Cosa impariamo da tutto ciò?
Se le urine del diabete mellito sono dolci, quelle diabete insipido mancano di sale.
[cercate di capirmi, sto studiando come un mulo, dovevo rendervi partecipi della mia follia.. Ah! non assaggiatevi le urine, per quanto è un metodo economico bisogna avere una certa capacità degustativa]