Univeristà, studio, pensieri malati.
mercoledì, novembre 29, 2006

L'università è un vero schifo. Corri a destra e a manca per tutto il giorno, ascolti lezioni incomprensibili anche ai professori e ti chiedi cosa mai hai fatto di male per meritarti questo.
Poi torni a csa, dopo una mattina e metà pomeriggio passato a prendere appunti, cercare di stare sveglia e cercare di mangiare, ti rendi conto che devi studiare. Ti rendi conto che devi mangiare. Ti rendi conto che devi sentire il tuo fidanzato. Ti rendi conto che devi dare una pulita alla tua camera.
Ti rendi conto che vuoi solo ed esclusivamente dormire.
Così mi stendo sul divano e inizio a pensare a come prendere ad Ermione quel giochino per tornare indietro nel tempo, che forse era meglio partire ad Antigua a lavorare e che in mezzo a tutti quei pensieri studiare i comportamenti del proprio pesce rosso sarebbe più interessante.
La verità è che sono in astinenza da fumetti, film, libri, cibo di buona qualità e dormite.
La gente si chiede come si può cucinare la placenta.
Io mi chiedo come si fa a mangiarla.
Scleriamo Tata alle mercoledì, novembre 29, 2006 | Permalink |


2 Comments:


  • At 9:03 PM, Anonymous Anonimo

    sei bellissima nella foto, ma non sbucarmi alle spalle in un vicolo buio in sogno, per favore.

    Petrof  
  • At 4:57 PM, Blogger sistren

    il bisogno-necessità di dormire attanaglia pure me..è anche vero che non faccio nulla per sbarazzarmene..e le mie occhiaie sono sempre più minacciose.uf.