Ieri notte ho visto il film Sliding doors che non è altro la stessa storia vista da due avvenimenti diversi. Fa ridere pensare a cosa sarebbe successo se avessimo fatto o non fatto una particolare azione, o almeno a me fa davvero ridere. Sempre in tema da poco ho letto un libro che si intitola "La moglie dell'uomo che viggiava nel tempo" che presenta un ritratto di passato e futuro mischiato a un destino che sembra quasi non esista. Nel film sembra che le cose si possano cambiare; Nel libro invece, passato e futuro sono dei blocchi che coesistono contemporaneamente insieme al presente e il destino è passato e futuro insieme. Mi rendo conto che è proprio un pasticcio di pensiero, ma fondamentalmente presentano due realtà su cui spesso mi interrogo: Siamo realmente noi a scegliere della nostra vita? O abbiamo solo l'impressione di poter scegliere? La cosa buffa è che non esiste nemmeno un modo per verificare la cosa, come la vita oltre la morte. Mi chiedo se esiste realmente qualcosa più grande di noi che ci manipola su una gigantesca scacchiera e ci da solo l'illusione di scegliere dove andare. So che iniziare con i se significa arrivare a chiedersi "se mio nonno aveva tre palle era un flipper" ma iniziare a chiedersi cosa realmente decidiamo e cosa siamo costretti a fare è davvero strano.